17 febbraio 2011

Rapina in famiglia

recensione di Marco Falcinelli

"Torni a San Francisco dopo una vacanza… Il taxista, un vecchio amico, ti aggiorna sulle novità di Chinatown: Katon Chou ha sposato la vedova Hood… Ha preso con sé anche Calvin, il figlio di Sarah, uno strano giovane, senza lavoro e con tanti rancori… Ora Calvin è accusato di aver rapinato il vecchio Chou… Naturalmente la gente bene è colpevolista… ".

Quella che avete appena letto è l'introduzione all'avventura Rapina in Famiglia, una vecchia avventura pubblicata per la prima volta nell’87 dalla Systems Editoriale e poi recuperata e ben adattata da Francesco Cordella nel 2004 per il progetto From Hell. E' quindi oggi possibile giocarla su qualsiasi macchina scaricandola dal sito www.avventuretestuali.com

Personalmente ho giocato, senza difficoltà, Rapina in famiglia su iPhone, utilizzando il programma iFrotz, che tra l'altro ho scoperto
possiede una pagina apposta per segnare delle note che sembra fatto apposta per appuntarsi gli indizi in una avventura poliziesca.

Il gioco è molto breve ed abbastanza semplice. Poche locazioni, diversi personaggi, una rapina come anteffatto che sarete chiamati a
risolvere accusando uno dei protagonisti dopo aver svolto delle indagini. Praticamente tutti i fatti si sono già svolti e si vive solo
la scena cult dei più classici "gialli", ovvero tutti in una stanza per svelare il colpevole, anche se non vi sarà negata una breve escursione al luogo del misfatto. Niente enigmistica o rompicapi, al giocatore è chiesto unicamente un poco di intuizione nel riconoscere i giusti indizi e trovare i giusti argomenti di conversazione per condurre gli interrogatori. I testi sono ben scritti e creano la giusta atmosfera, l'implementazione è curata benchè essenziale.

Il conclusione è piacevole e come detto breve, una mezz'oretta per terminarlo, da provare.

A dimenticavo il colpevole è XXXXXXXXXXX :P

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